Cosa conserva l’archivio

  1. Entrando nell’Archivio Storico della Diocesi di Albenga-Imperia troviamo dapprima la sezione parrocchiale.

Nel 1984 Mons. Alessandro Piazza (vescovo in Albenga dal 1965 al 1990) ha decretato che fossero ritirati gli archivi parrocchiali della Diocesi fino al 1870, avendo preso atto della crescente difficoltà per la conservazione e custodia di questi libri di battesimo, matrimonio, morte, cresime, cura animarum, confraternite,… che sono l’unica memoria “registrata” delle nostre origini. Ad oggi si sta aggiornando la consegna dei registri contenenti gli atti fino al 1940.

 

2. Nella sala della torre antica dell’Archivio è custodito l’Archivio e Biblioteca del Capitolo.

In questa sezione è conservata una ricca collezione di libri liturgici miniati in pergamena, scritti nel carattere gotico dei secoli XII-XV, alcuni dei quali portano sul frontespizio lo stemma del Vescovo di Albenga (nel periodo 1476-1513) Leonardo Marchese.
Accanto ad opere uniche nel loro genere come il Sacro e vago Giardinello (opera manoscritta in cui il vescovo Pier Francesco Costa ricostruisce la storia delle chiese di Albenga nell’anno 1624), si trova una ricca collezione di pergamene (dal sec. XIII al sec. XIX) tra cui la illustre pergamena dei “Corpi Santi” che riporta la veduta di Albenga del 1632, disegnata ad inchiostro e acquerello.

Infine ci sono molti testi di medicina con tavole illustrate donati dal Medico Matteo Giorgi, che si laureò in Roma, accettò la condotta medica dal municipio di Albenga, ma si trasferì poco dopo a Genova. L’attività medica di Matteo Giorgi in Albenga è documentata dal 1684 fino ai primi anni del Settecento; era chierico nel 1669, poi canonico della Cattedrale; è nato come autore di varie opere di medicina a stampa.

 

3. All’ultimo piano si trova la sezione dell’Archivio Diocesano.

Ad oggi troviamo 285 filze e 450 faldoni. Negli anni 1970-1980 circa gli archivisti operanti in questo archivio decisero di aprire le filze diversorum (1500-1900) e le suddivisero in faldoni catalogati per località. Furono invece lasciate intatte le filze di ordinazione, matrimoni, cause.

In questa sezione ci sono documenti anche delle località comprese nella Diocesi di Albenga prima della mutilazione del 1831 e precisamente sono gli attuali comuni di Sanremo, Ceriana, Taggia, Badalucco, Montalto, Carpasio, Molini di Triora, Triora, Castellaro, Riva Ligure, Santo Stefano al Mare, Terzorio, Pompeiana, San Lorenzo al Mare, Cipressa, Costarainera, e le frazioni di Boscomare e Torre Paponi di Pietrabruna.