Nel mese di novembre gli iscritti all’UNItre hanno visitato l’archivio, in quanto proprio gli anziani sono coloro che più riconoscono il valore della memoria tramandata sia oralmente che tramite le fonti scritte.
L’Archivio è un luogo fisico che contiene un vero e proprio patrimonio materiale, legato alle radici dell’intera popolazione. In gioco c’è la stessa memoria, la testimonianza di tutte le cose che sono successe in questa Diocesi ed i documenti che raccontano delle persone che qui sono nate o che qui hanno concentrato il loro impegno lasciando delle tracce.
Durante la visita ci sono stati momenti di vera commozione quando alcuni hanno riconosciuto tra gli scaffali i nomi dei propri paesi di origine, i registri in cui sono riportate le storie delle comunità fino ai dati sugli antenati.
Con grande spontaneità i visitatori hanno chiesto di venire in archivio a ricostruire l’albero genealogico della famiglia di origine da regalare ai propri figli e nipoti.
Il tesoro non sono “solo” le opere di pregio e di valore qui custodite, bensì ogni foglio, ogni frammento di carta su cui è scritto qualcosa, ogni documento che a prima vista può sembrare insignificante, è un tassello che va a comporre il grande quadro storico di una comunità, di un paese e della diocesi intera.
In un’epoca in cui si apprezza la novità, le antiche carte ci insegnano la ricchezza della vecchiaia, mostrandoci quanto il tempo accresca la bellezza, via via che strati di significato si accumulano con modalità che non possono essere replicate.
C’è un tempo per vivere la storia e poi c’è un tempo per raccontarla, in mezzo possono nascere e vivere centinaia di vite perché è la storia stessa che decide quando ed a chi rivelarsi. È sufficiente una traccia percepita da un cuore sensibile ed ecco che la storia riaffiora e tutto torna ad avere un senso.