Oggi, dopo mesi dal successo della prima presentazione e con all’attivo un discreto numero di incontri in diverse città delle provincie di Imperia e Savona, si può definire il “Sacro, e vago Giardinello” un bestseller? Peccando un po’ di “orgogliosa esagerazione”, la risposta è sì e le motivazioni sono varie e concretissime. Il “Giardinello”, manoscritto voluto dal vescovo Pier Francesco Costa e scritto dal canonico Paneri a partire dal 1624, rappresenta un “ponte” che collega noi al ricco passato delle comunità dell’antica diocesi di Albenga; traboccante di notizie di storia, arte, umanità e carità, esso sta avendo un successo inaspettato, poiché capace di attirare studiosi, appassionati e semplici lettori curiosi, tanto che la prima edizione è quasi esaurita e si fa concreta l’idea di una ristampa. Il valore dell’opera è attestato anche dalla partecipazione, nel maggio scorso, all’interno dello stand della Regione Liguria e accompagnato da altri libri di autori ingauni, all’ultima edizione del Salone internazionale del Libro di Torino, vetrina di indiscussa importanza, e dal recente ricevimento del prestigioso “Premio Anthia – Libro ligure dell’anno 2024”. Il 29 agosto, infatti, nella suggestiva cornice del borgo di Peagna, frazione di Ceriale (SV), i membri dell’associazione “Amici di Peagna”, curatori della manifestazione “Libri di Liguria” giunta alla sua 43esima edizione, hanno conferito il premio al “Giardinello”, il quale ha saputo emergere tra una rosa di cinque titoli, tutti meritevoli di attenta lettura; la scelta, difficile visto l’alto livello culturale dei libri in gara, è stata motivata con queste parole: “Per l’ingente lavoro di trascrizione ed edizione integrale, atteso da tempo e da più parti, di quello che può essere senza dubbio ritenuto il più importante documento ecclesiastico di età moderna dedicato al Ponente ligure […] Per l’assoluta puntualità, chiarezza e sinergia dei contributi introduttivi al volume […] per l’apprezzabile spirito di servizio, infine, con cui tutti i promotori e le figure coinvolte nella pubblicazione hanno inteso offrire alla comunità scientifica un nuovo, sicuro e stimolante punto di riferimento per lo sviluppo […] di numerosi studi, ricerche e approfondimenti futuri”. Un riconoscimento che Giorgio Fedozzi e Gianluca Robbione, curatori del libro, assieme ad Alma Oleari, direttrice dell’Archivio storico della diocesi di Albenga-Imperia e abile coordinatrice della nutrita squadra di esperti che si è occupata della pubblicazione, hanno accettato con sincera gioia. «È un premio che ci riempie di soddisfazione», ha detto la dottoressa Oleari, «e che deve essere necessariamente condiviso con tutti i collaboratori e finanziatori che hanno reso possibile concretizzare l’ambizioso progetto. A tutti loro un grazie speciale».
La premiazione è stata anche occasione per ricordare due grandi figure del passato culturale diocesano e non solo: don Fiorenzo Gerini e il professor Franco Gallea, scoparsi rispettivamente nel 2020 e a inizio 2024; entrambi sono stati fondatori degli “Amici di Peagna” e, con la loro passione, hanno contribuito a rendere la rassegna “Libri di Liguria” un punto di riferimento per l’intera Regione, coinvolgendo sempre più persone e andando oltre i pregiudizi e gli steccati ideologici. Entrambi conoscevano bene il “Giardinello” e ne apprezzavano la ricchezza di dati e l’unicità, vedendo in esso, come in tutti gli incontri e le pubblicazioni che trattassero del loro amato Ponente ligure, un poderoso strumento per aprire e arricchire le menti della “gente qualunque” e unire vecchie e nuove generazioni nel desiderio di cultura.