STORIE DI GUERRA

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Quando è scoppiato il conflitto tra Russia e Ucraina, si è pensato di iniziare una rubrica settimanale su FACEBOOK intitolata “STORIE DI GUERRA” con cui pubblicare immagini e documenti dell’Archivio Storico Diocesano di Albenga-Imperia, nei quali vengono raccontati episodi e modalità con cui i sacerdoti aiutavano il popolo durante le guerre.

Evidente è il desiderio di mostrare come SEMPRE la guerra sia un male, ma almeno che diventi occasione per aiutare i più deboli.

Ad esempio si riporta la storia di Campochiesa d’Albenga (SV).

La piccola frazione di Campochiesa fu centro militare tanto nella prima guerra mondiale quanto nella seconda. Difatti negli anni precedenti al primo conflitto mondiale gli abitanti videro realizzare vicino alle proprie abitazioni un aeroporto per dirigibili mentre successivamente durante la seconda guerra mondiale fu la realizzazione di un’infermeria militare a renderla nuovamente centro militare.

Ad oggi nella frazione sono presenti due sedi militari, una ex-polveriera che si trova in stato di evidente abbandono ed una struttura militare, recuperata negli anni novanta per lo spostamento dell’istituto d’istruzione superiore “Galileo Galilei”,

Il fondo militare conservato nell’archivio diocesano di Albenga-Imperia presenta una rilevante quantità di unità archivistiche (27a-q, 28). Il motivo della loro presenza è dovuto al ruolo di cappellano militare che il parroco ricopriva in quegli anni; erano diverse le funzioni a cui doveva provvedere, sono presenti infatti diversi atti anagrafici come battesimi, cresime, defunti riguardanti gli anni dal 1933 al 1943 ed  interessanti relazioni semestrali sull’andamento generale dell’infermeria e delle zone intorno; oltre che a varie circolari e comunicazioni sui più disparati argomenti: dai pacchi natalizi e pasquali da donare ai soldati ricoverati presso l’infermeria, alle più tristi relazioni sui cimiteri di guerra sull’inaugurazione di un monumento ai caduti oltre che a tutte le occasioni in cui gli era richiesto un supporto spirituale ai soldati. Ai cappellani militari provenienti dai vari fronti veniva chiesto di dare notizie dei militari in guerra alle famiglie locali.